Ieri, 10 gennaio 2020, è stato presentato Pisa un ritratto inedito di Antonio Pacinotti dipinto da Giacomo Balla attorno alla metà degli anni '30; il dipinto, scoperto di recente in un ufficio della Scuola di Ingegneria di Pisa, sarà esposto a Palazzo Blu fino al 9 febbraio.
Il ritratto fu probabilmente dipinto dal pittore futurista attorno alla metà degli anni 30, quando Balla abbandonò il movimento futurista per tornare ad uno stile pittorico figurativo. L'opera potrebbe essere stata commissionata all'artista in occasione delle celebrazioni per il 75° anniversario dell’invenzione della dinamo, che, nella sua modestia, Antonio Pacinotti era solito chiamare affettuosamente "la sua macchinetta". Il quadro è la fedele riproduzione pittorica di una foto del 1911, presente in una pubblicazione celebrativa realizzata in occasione delle prime onoranze tributate allo scienziato in coincidenza del suo 70.mo compleanno, per celebrare il 50° anniversario della sua invenzione. La foto da cui Balla trasse ispirazione è stata poi scelta come immagine di copertina del libro "Ho costruito il seguente apparecchietto - Antonio Pacinotti - Manoscritti e strumenti" di Claudio Luperini e Tiziana Paladini, edito a Pisa nel 2007, alla cui presentazione partecipò anche il sottoscritto. Il confronto tra il quadro e la foto del 1911, che riproduco qui sotto, dimostra al tempo stesso l'indiscutibile padronanza del mezzo pittorico da parte di Balla, ma anche la natura puramente celebrativa del dipinto, in cui l'artista rinuncia alla propria creatività per rispettare le esigenze del committente, probabilmente identificabile con la stessa Università di Pisa.
10% di sconto presso di noi
ed in altre 580 attività bio come noi