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Venerdì, Marzo 29, 2024

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bacheca

Questa bacheca è uno spazio che di volta in volta riempiremo di contenuti destinati ad ampliare ed integrare quello che non siamo riusciti a comunicare attraverso le altre pagine del sito, in particolare ciò che più ci sta a cuore, per condividerlo con quanti si sono avvicinati, attraverso il sito, a questo luogo davvero unico, grazie alla sua bellezza, alla sua storia e alla passione di chi vi è vissuto.

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Pinocchio vi aspetta!

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Bambini, Pinocchio vi aspetta!

Venite a Villa Pacinotti, abbiamo una sorpresa per voi: a ogni bambino da 3 a 10 anni che alloggia con la famiglia nell'agriturismo Villa Pacinotti offriamo in omaggio un biglietto di ingresso al Parco di Pinocchio, purchè sia accompagnato da almeno un adulto pagante!

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XVI Premio Touring dei Consoli Toscani

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Consegnato il Premio Touring dei Consoli della Toscana

Un riconoscimento alle eccellenze della Toscana, quest'anno attribuito agli istituti alberghieri regionali. E' il Premio Touring dei Consoli della Toscana, giunto alla sua XVI edizione, promosso d'intesa con la Regione Toscana. Oggi, 13 febbraio 2016, si è svolta la cerimonia di consegna all'Istituto Alberghiero "Ferdinando Martini" di Montecatini Terme.

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Il viaggio del giovane Antonio - 32

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Riassunto delle puntate precedenti: Antonio Pacinotti, accompagnato dal fratello Giacinto, intraprende un viaggio a Parigi, Londra e Bruxelles per documentarsi sui Servizi  Meteorologici di quei paesi, su incarico di Carlo Matteucci. A Parigi il direttore del servizio, il prof. Le Verrier, si rifiuta di riceverlo in quanto inviato dal Matteucci. Questi fa allora spedire una lettera dal Ministero della Marina che attesti che Pacinotti è stato incaricato dallo stesso Ministro, ma la lettera Ministeriale tarda ad arrivare, per cui Antonio e Giacinto decidono di partire per Londra. Qui Pacinotti  contatta la ditta Negretti & Zambra, produttrice di strumenti meteorologici e Mr Babington, responsabile per la meteorologia dell'Osservatorio di Londra. Da quest'ultimo Antonio ottiene in forma scritta le informazioni che gli interessano. Conclusi gli adempimenti legati alla "missione meteorologica", l'11 agosto i fratelli Pacinotti lasciano Londra diretti a Bruxelles: qui visitano l'Osservatorio diretto dal sig. Quetelet e ripartono subito per Parigi, che raggiungono il 14 agosto. Grazie alla lettera ministeriale, finalmente giunta, le porte dell'Osservatorio di Parigi si schiudono ed Antonio Pacinotti può documentarsi sull'organizzazione del servizio meteorologico internazionale parigino ed assistere dal vivo alla formulazione dei "presagi". Il 25 agosto i due giovani sono a Ginevra, sulla via del ritorno. Ai primi di settembre Antonio è in Italia e, stabilitosi nella villa di Caloria, stila il rapporto sul viaggio e lo invia al prof. Matteucci. Pacinotti si occupa quindi della ricezione delle casse degli strumenti, giunte da Londra al porto di Livorno, della loro spedizione a Firenze e della loro sistemazione presso il Museo di Fisica e Storia Naturale. Nel frattempo scrive al Preside dell'Istituto Tecnico di Bologna, presso cui riveste l'incarico di insegnamento di Fisica e Chimica, che intende tornare appena possibile il proprio posto di insegnamento, cosa che potrà fare solo dopo aver sistemato la strumentazione. A Novembre rientra finalmente a Bologna per iniziare il suo corso di insegnamento, che dovrebbe tuttavia lasciare in Dicembre, dato che dovrà occuparsi anche della distribuzione degli strumenti nealle 20 stazioni da istituire presso le capitanerie di porto italiane. Fino al suo rientro, previsto per febbraio, lo dovrebbe sostituire il prof. Bombicci.

Il 23 novembre 1865, Antonio Pacinotti, vedendosi avvicinare il momento in cui dovrà lasciare l'Istituto Tecnico di Bologna per il viaggio lungo le coste italiane per impiantare le stazioni meteorologiche, torna sull'argomento in una lettera che scrive al Prof. Matteucci, in cui si sofferma su certi aspetti per lui tuttora problematici sull'organizzazione del Servizio, chiedendo al Senatore consiglio. La maggiore perplessità, tuttavia, che Pacinotti si risolve a svelare alla fine della lettera, è se veramente dovrà essere lui a compiere il viaggio, sapendo che poi il Servizio sarà preso in mano da un'altra persona che potrebbe non condividere le scelte fatte da Pacinotti.

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Pistoia Capitale della Cultura

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Pistoia sarà la Capitale Italiana della cultura per il 2017: un ambìto riconoscimento per una città tanto bella quanto poco conosciuta e generalmente ignorata dai circuiti turistici della Toscana. Eppure tutti quelli che la scoprono ne rimangono estasiati.

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Il viaggio del giovane Antonio - 31

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Riassunto delle puntate precedenti: Antonio Pacinotti, accompagnato dal fratello Giacinto, intraprende un viaggio a Parigi, Londra e Bruxelles per documentarsi sui Servizi  Meteorologici di quei paesi, su incarico di Carlo Matteucci. A Parigi il direttore del servizio, il prof. Le Verrier, si rifiuta di riceverlo in quanto inviato dal Matteucci. Questi fa allora spedire una lettera dal Ministero della Marina che attesti che Pacinotti è stato incaricato dallo stesso Ministro, ma la lettera Ministeriale tarda ad arrivare, per cui Antonio e Giacinto decidono di partire per Londra. Qui Pacinotti  contatta la ditta Negretti & Zambra, produttrice di strumenti meteorologici e Mr Babington, responsabile per la meteorologia dell'Osservatorio di Londra. Da quest'ultimo Antonio ottiene in forma scritta le informazioni che gli interessano. Conclusi gli adempimenti legati alla "missione meteorologica", l'11 agosto i fratelli Pacinotti lasciano Londra diretti a Bruxelles: qui visitano l'Osservatorio diretto dal sig. Quetelet e ripartono subito per Parigi, che raggiungono il 14 agosto. Grazie alla lettera ministeriale, finalmente giunta, le porte dell'Osservatorio di Parigi si schiudono ed Antonio Pacinotti può documentarsi sull'organizzazione del servizio meteorologico internazionale parigino ed assistere dal vivo alla formulazione dei "presagi". Il 25 agosto i due giovani sono a Ginevra, sulla via del ritorno. Ai primi di settembre Antonio è in Italia e, stabilitosi nella villa di Caloria, stila il rapporto sul viaggio e lo invia al prof. Matteucci assieme alla trascrizione delle Istruzioni e Norme per il Servizio: gli errori fatti dal copista e le modifiche introdotte fanno infuriare Matteucci, che comunque incarica Pacinotti della ricezione delle casse degli strumenti, giunte da Londra al porto di Livorno. Le casse degli strumenti vengono poi spedite per ferrovia a Firenze, dove Pacinotti ne cura la sistemazione presso il Museo di Fisica e Storia Naturale. Nel frattempo scrive al Preside dell'Istituto Tecnico di Bologna, presso cui riveste l'incarico di insegnamento di Fisica e Chimica, che intende tornare appena possibile il proprio posto di insegnamento. Deve però rinunciare a rientrare subito a Bologna, perchè deve ancora sistemare la strumentazione. Dovrà poi occuparsi anche della distribuzione degli strumenti nealle 20 stazioni da istituire presso le capitanerie di porto italiane.

Come abbiamo visto nella precedente puntata, sulla lettera di Carlo Matteucci del 12 ottobre 1865 Antonio Pacinotti scrive a matita la minuta di una lettera a Silvestro Gherardi, Preside del Regio Istituto Tecnico di Bologna.  In essa Pacinotti affronta il problema di come conciliare le esigenze del corso di cui è titolare presso l’Istituto con gli impegni che ancora deve assolvere per conto di Matteucci. Il Preside aveva proposto di affidare la supplenza del corso al fratello di Antonio, Giacinto Pacinotti, ma questi, secondo quanto scrive Antonio,  non sarebbe propenso ad accettare per non compromettere i suoi studi universitari. Dichiarandosi disposto ad accettare qualunque soluzione venga adottata dal Preside, Antonio preferirebbe ridurre al minimo la sua assenza da scuola, sbrigando nel più breve tempo possibile le faccende meteorologiche, piuttosto che ricorrere ad una supplenza. Queste le parole che Pacinotti scrive al Preside nella sua lettera:

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